Due figure centrali per i ragazzi di Silvi Marina: le tutor Chiara e Donatella
Come già detto in un articolo precedente, prosegue il lavoro anche a Silvi Marina e lo fa anche grazie al lavoro delle due tutor: Donatella Giardinelli e Chiara Di Febo, le due figure che hanno accompagnato i ragazzi in questa avventura.
Tanti passi avanti da ottobre ad oggi nelle parole delle tutor
Per il loro ruolo fondamentale le abbiamo cercate e conosciute meglio in modo da avere una idea più chiara e precisa di quello che è stato il lavoro svolto dai ragazzi di Silvi Marina in questi mesi incontri, lezioni teoriche e prove pratiche.
La notizia che a Silvi stesse per prendere avvio il Progetto Mappe, e quindi qualcosa di nuovo e di diverso dal solito trantran, ha motivato le persone a volerne sapere di più e così l’informazione di un laboratorio di stampa 3D con possibilità di certificazione tecnica per il suo utilizzo si è diffusa, rapidamente, tramite il passaparola in tutto il circondario.
Così nel novembre 2020, con questa premessa ha preso piede il progetto con l’attenta partecipazione delle sue due peer educator Chiara e Donatella, impegnate, fin dall’inizio ad oggi, in attività di supporto e affiancamento dei ragazzi iscritti al corso. Loro ci hanno raccontato come il gruppo ha trovato in questa iniziativa un’opportunità per incimentarsi in una nuova sfida, per cambiare le loro prospettive lavorative e per puntare ad un riscatto sociale, anche Donatella ha deciso di frequentare da corsista!
A Silvi Marina le prospettive occupazionali per i giovani sono poche e circoscritte in due ambiti prevalenti, turismo marittimo stagionale e pesca. La scuola superiore presente sul territorio è l’istituto alberghiero e quindi i ragazzi che volessero studiare ed applicarsi in altri indirizzi sono costretti, per chi se lo può permettere, di spostarsi attorno alla provincia teramana o andare nella vicina provincia di Pescara. Ancora più scomoda diventa la situazione una volta diplomati perché molto spesso chi è intenzionato a proseguire la carriera accademica è demotivato a rimanere in Abruzzo e così è spinto a muoversi verso altre regioni del Paese, soprattutto verso il centro-nord Italia.
Come si è formato il gruppo?
L’età dei partecipanti oscilla trai 18 e i 35 anni, erano tra loro sconosciuti o a malapena conoscenti ma dopo pochi giorni hanno formato subito un unico e solido gruppo, la voglia di riunirsi e stare insieme ha velocizzato questo processo di socializzazione. I ragazzi si chiamano e si messaggiano per darsi consigli e passarsi gli appunti e proporre idee. Purtroppo, oltre alle dinamiche d’aula i ragazzi non hanno potuto sviluppare relazione al di fuori per via delle restrizioni anti covid sars 2 ma questo non ha fermato la loro passione verso quello che stavano apprendendo e la loro voglia di collaborare per mettersi all’opera tutti insieme.
Sulla provenienza dei ragazzi che cosa ci potete dire?
I partecipanti provenivano da diversi campi di studio che andavano dal neo-diplomato all’istituto alberghiero allo studente universitario iscritto ad Architettura passando per laureando in Ingegneria fino al disoccupato. Pochi avevano ben in mente cosa fosse un laboratorio di stampa 3D, la gran parte dei corsisti ha deciso di prendere all’amo questa novità e iscriversi per vedere cosa fosse, per una piccola città turistica come Silvi questa iniziativa era veramente qualcosa di intrigante e allo stesso tempo “fuori dal comune”.
Le aziende che utilizzano la stampa in 3D in Abruzzo sono davvero poche e poter pensare di lavorare in una di esse o addirittura intraprendere un’attività imprenditoriale aprendo una star up, come è previsto da Mappe nel Centro Disabili di contrada Piane Maglierici, non poteva che avvicinare e incentivare sempre più i ragazzi.
Come si è evoluto nelle settimane il percorso dei ragazzi?
Dopo un inizio difficile per molti, dovuto alla mole e al livello di complessità delle materie scolastiche come matematica e disegno tecnico che ha fatto sì che il corso ripartisse dalle fondamenta, e per la ripresa degli studi dopo parecchio tempo di inattività per molti dei partecipanti, i giovani sono andati avanti in scioltezza.
Così una volta superate le difficoltà iniziali i corsisti si sono appassionati a tal punto da far sì che ogni giorno andassero prima dell’inizio delle lezioni e rimanessero dopo la loro conclusione per potersi esercitare e approfondire lo studio e la pratica utilizzando gli spazi messi a disposizione dalla scuola del Consorzio Up, che ricordiamo essere il luogo del corso. Inoltre, la passione per questo progetto li ha portati, oltre a limitarsi nei compiti assegnati dagli insegnanti, a farsi commissionare dei lavoretti di prova da lavoratori del paese, e così si sono adoperati nella realizzazione di piccoli oggetti come i componenti di una canna da pesca o quelli per fucili destinati al softair.
Raccontateci queste ultime settimane!
A marzo si sono concluse le lezioni in aula e i “mappisti” hanno cominciato il loro tirocinio in due aziende del pescarese, Rimas Engineering S.r.l. e Treddy srl e una terza struttura situata nella provincia di Teramo si unirà in seguito. Il tirocinio che li vede impegnati a coppie li ha proiettati in una nuova realtà lavorativa, dopo giorni di assestamento i quasi ex corsisti stanno andando avanti, grazie anche ai consigli dei responsabili aziendali, senza problemi e con non poche soddisfazioni hanno già realizzato pezzi per stampanti industriali e componenti per apparecchi odontoiatrici.
Prossimo step?
A breve, i ragazzi che hanno frequentato almeno il 70% del corso, praticamente tutti, potranno sostenere l’esame per la qualifica di tecnico e sono in trepidante attesa per farlo! Con l’auspicio che questo progetto rappresenti per Silvi Marina e la sua giovane popolazione un trampolino di lancio per entrare nel mercato della prototipazione funzionale, gli auguriamo di dare inizio ad una vera e propria “primavera” lavorativa ed occupazionale.