Il Progetto Mappe ve lo stiamo presentando e raccontando sotto diversi aspetti e attraverso tante persone, e ancora di più lo vogliamo fare nelle prossime settimane.
Un modo è quello di far parlare in prima persona i professionisti che riempiranno di contenuti i corsi e i vari momenti del progetto, e ovviamente i ragazzi che lo stanno vivendo. Questo cercheremo di farlo facendoveli conoscere.
Però dietro questo lavoro ci vuole anche una mano che sappia far trasformare questa idea in realtà e allora noi di Progetto Mappe, abbiamo la persona giusta: Ilija Shopov.
Ilija da qualche tempo ha iniziato il suo anno di servizio civile, e tra le sue attività c’è quella di seguire il Progetto Mappe. Come? Con le sue capacità e conoscenze legate alla comunicazione e al videomaking. Dato che sarà con lui che andremo a strutture alcuni momenti dedicati ai ragazzi per farli conoscere ed essere ancora più protagonisti di “Mappe”, abbiamo voluto presentarvelo!
Per noi ormai sei di casa, ma per chi non ti conosce, facci un po’ una tua piccola biografia!
Mi chiamo Ilija Shopov, sono originario della Macedonia del nord ma sono in Italia da quando avevo un anno. Negli ultimi anni ho frequentato l’Università di Milano studiando comunicazione e mentre preparavo gli esami del secondo anno, frequentavo l’aula studio di Spazio2. Lì ho conosciuto Valentina, Lorenzo e Alessandro, gli operatori che ci lavorano, e mano a mano che ci conoscevamo abbiamo stretto i rapporti fino a quando non è nata la possibilità di fare il servizio civile da loro e non ci ho pensato su due volte.
E come sei arrivato ad interessarti alla comunicazione legata alla parte audio e video?
Io già alle superiori ho fatto grafica pubblicitaria e quello mi ha portato a scegliere quella Università anche se il collegamento non è proprio immediato, infatti la scelta di fare comunicazione era legato al voler approfondire la parte teorica di diversi aspetti. Poi la svolta c’è stata quando ho cominciato a seguire un corso di teatro organizzato da Lorena Carfì e Mariano Fasanaro, in cui andava prodotto un cortometraggio. Mi sono impegnato in prima persona a questa produzione e da lì è arrivata l’idea di coltivare questa passione, su un binario parallelo agli studi che stavo facendo.
Oltre agli studi “standard”, quali sono i canali che usi per approfondire la materia?
Sicuramente le principali piattaforme che usiamo on line, ossia Instagram e YouTube. Soprattutto su YouTube alcuni canali parlano di cinema e videoediting a livelli veramente professionali e con una qualità eccellente, una è la Slimdogs Production, una casa di produzione romana che fa cose molto interessanti. Poi c’è il cinema, ci sono i film, sempre fonte di ispirazione e un qualcosa con cui confrontarsi. Ammetto di non aspirare a livelli del genere, ma sono contenuti sempre da seguire.
E su Progetto Mappe, cosa ci dici?
Durante la quarantena sono venuto a conoscenza di “Mappe” quando ormai stava per essere confermato, da subito non ho capito bene quale potesse essere il mio ruolo ma ho avuto l’impressione che il progetto fosse molto interessante, che anche io se non avessi avuto l’impegno del servizio civile mi sarei proposto molto volentieri, e che rappresenta una ottima occasione per una persona della mia età.